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Butter Mag

MOLTO FORTE E INCREDIBILMENTE VICINO

2 Luglio 2013, 13:00pm

Pubblicato da Chiara Maroncelli @CleanUrWardrobe

MOLTO FORTE E INCREDIBILMENTE VICINO

La nostra situazione è la seguente:

siamo di fronte a una scatola chiusa che non possiamo aprire”

Questo è uno dei libri più belli che leggerete mai in vita vostra. Non c'è molta scelta tra il leggerlo o il non leggerlo: dovete e basta. Vi affezionerete talmente tanto allo scrittore, Jonathan Safran Foer, che lo vorrete avere come amico, vorrete disperatamente il suo numero di telefono, la sua mail, gli vorrete bene. E rimarrete delusi dallo scoprire che per ora ha pubblicato solo 4 libri, perchè sarete assetati delle sue parole.

“Molto forte e incredibilmente vicino” narra la storia di Oskar, un bambino newyorkese di nove anni, con un'intelligenza che va al di là della sua età e con una sensibilità sopra la media di quella del genere umano. Oskar è vegetariano da molto tempo nonostante sia così giovane, vive con la mamma a Manhattan, e ha un gatto a cui racconta un sacco di cose. Comunica con la nonna che abita nel palazzo di fronte tramite un walkie-talkie o con dei pezzi di carta attaccati al vetro della finestra. Non ha molti amici al di fuori del suo felino preferito, del portiere del suo palazzo con cui spesso si scontra a causa della sua scelta alimentare e di un vicino che definire strampalato è fargli un complimento. E' curioso, legge tutto quello che trova, va in giro per la città da solo e fa tantissime foto.

Oskar ha perso il papà l' 11 settembre del 2001, nel tristemente famosissimo attentato alle Twin Towers. Di lui non gli rimane molto, se non i ricordi, l'abitudine di cercare i refusi sul giornale della domenica, e un messaggio in segreteria.

Il giorno in cui gli aerei si sono abbattuti sulle torri gemelle l'appartamento dove Oskar viveva con la sua famiglia era vuoto. Suo padre ha telefonato per parlare con qualcuno perchè aveva capito che non sarebbe vissuto ancora a lungo. Lascia qualche parola su un nastro e niente più. Mi sembra stupido e superfluo dire che il bambino è sconvolto dalla perdita, ma devo. Non strepita, non grida, semplicemente fa implodere il suo mondo dentro al cuore. Non riesce tanto a parlare con la mamma, perchè ha paura che si innamori di un altro uomo. Non riesce tanto a parlare con la nonna perchè non vuole ricordargli troppo che ha perso il figlio.

Arriva la svolta un giorno in cui finisce dentro l'armadio del papà, e in un vaso azzurro trova una chiave con scritto “Black”. Il bambino immagina appartenga a un Mr o a una Mrs Black e si mette in marcia, decide di suonare a casa di tutti i Black di New York finchè non troverà la persona a cui quella chiave appartiene o che abbia almeno a che fare qualcosa con suo padre, per scoprire qualcosa di lui che non possano raccontargli gli altri, per averlo vicino ancora un po'.

Foer è di una bravura disarmante: riesce a raccontare un argomento delicatissimo come la perdita di un genitore, incastonandolo all'interno della pagina più nera della storia americana contemporanea, narrando il tutto attraverso gli occhi di un bambino di nove anni, e io stessa mi domando come faccia una persona adulta a riuscire a mantenere così vivido dentro di sé il fanciullo che è stato. Mi domando spesso come abbia fatto a far coesistere il bambino che era con l'adulto che è, riuscendo a dar vita a un intreccio di storie di vita tutte completamente agli antipodi tra loro: non troviamo infatti solo la storia di Oskar e di suo papà, ma anche quella di suo nonno e sua nonna e della guerra nell'Europa dell'est prima di emigrare negli USA. Troviamo la storia di tutti i Black che apriranno la porta a un bambino e alla sua macchinetta fotografica. Troviamo la nostra storia.

Non è un racconto triste. Proprio per niente. E' un racconto di ricerca e di speranza, è una lettura che consiglio a tutti perchè non è vero che certe cose non si possono spiegare con le parole. Leggete questo libro e capirete che anche il valore e il senso della vita possono essere messi nero su bianco.

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S
Strangely I heard so many negative remarks about the book. Of course it is your choice to read or not. But I found this book really interesting. It certainly had a positive impact over me. Thank you so much for sharing.
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