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Butter Mag

Diario di una fan: Gazebo Penguins - RAUDO

23 Aprile 2013, 10:54am

Pubblicato da Denise D'Angelilli @dueditanelcuore

Come dice il tweet qui sopra: se vi stanno antipatici o vi fanno cagare terminate qui la vostra lettura. Per tutti gli altri : benvenuti.

Io dei Gazebo Penguins sono una fan sfegatata, quindi ne parlerò come tale.

E avoglia a dire che io sono fan di tutto e di tutti. No. C'è qualcosa o qualcuno che mi piace particolarmente, e loro sono senza alcun dubbio in questa categoria.

Condivido con voi quello che penso di loro. Io vi spiego perché a me una cosa piace, poi voi fate un po' come vi pare.

Oggi è 23 Aprile e finalmente è uscito il disco nuovo dei Gazebo Penguins.

Si intitola "Raudo", e mai nome fu più azzeccato, perché esattamente come hanno sempre fatto, la musica dei Gazebo Penguins quando ti entra nelle orecchie fa subito bum! come fosse appunto un raudo, che per chi non lo sapesse è "un piccolo artifizio esplosivo, annoverabile nella categoria dei petardi di libera vendita in Italia", (fonte wikipedia), praticamente uno di quei botti che tanto si odiano a capodanno perché ti fanno prendere un accidente.

Questo scoppio però stavolta è molto piacevole, perché se li conosci lo sai che è roba che non ti friggerà le orecchie.

Forse.

Succede esattamente quello che mi aspettavo, quello che è successo anche con Legna: scarico il disco, lo ficco dentro itunes, metto play e 'sti qua mi spettinano tutti i capelli.

E da lì a ritrovarmi a saltare per la camera in mutande il passo è davvero breve.

Lo aspettavo da un po' perché seguo questo gruppo di scellerati da tempo, me li sono andata a sentire live come faccio con tutti i gruppi che girano e sono riusciti nell'impresa titanica di far smuovere persino me che di solito sono una di quelle tristone che se ne stanno attaccate alla parete e al massimo fanno su e giù con la testa, giusto per non sembrare una totale sfigata.

Perché dovete ascoltare Raudo?

- solo il comunicato vale il disco intero. Vi spiegano che c'è dentro RAUDO, come nasce, perché nasce. E scusate ma in questo periodo storico in cui nessuno ha voglia di fare un cazzo, in cui anche dire un "grazie" dal palco alla gente che ha comprato il biglietto per venirti a sentire sembra uno sforzo troppo grande da fare, questi qua buttano giù pure un bel po' di righe per voi. Ma che volete.

- se non vi piace il genere. che può essere che a uno le urla non piacciano proprio, scaricatelo uguale e leggetevi i testi, perché qualcosa di sicuro vi smuoveranno dentro. Che sia il cuore, che sia l'intestino tenue, che sia il pancreas, sti cazzi. C'è spazio per il malcontento, per la tristezza, per la forza e la leggerezza.

- se vi piace la musica cruda, quella che non riesce nemmeno ad essere categorizzata, (io non saprei proprio dove inserirli, ma forse perché sono ignorante) i Gazebo Penguins fanno al caso vostro.. Insomma se ascoltate solo i Modà o Bon Iver magari evitate o vi ritroverete come Rich dell'ultima serie di Skins, quando ascolta il disco di una band super metal che nessuno ha mai avuto il coraggio di ascoltare ed è un rumore così assordante e inumano che a un certo punto lo rende pure sordo;

- il disco lo trovate in free download qui ---> http://www.gazebopenguins.com/raudo/ si free, vuol dire aggratis,, "lo scarichi senza menate", come scrivono loro stessi sul loro sito. Poi se ve lo volete comprare e supportare il gruppo allora siete ancora più fighi, io lo farò non appena mi arriva lo stipendio, che al momento la cassa piange miseria;

- c'è questa "ho finito il caffè" che è il primo singolo che ha nel testo le parole "contavo i giorni lontano da te", e se avete qualcuno che è lontano, ovunque, un po' vi emozionerà, anche se in sottofondo c'è un gran casino di strumenti;

- ho visto donne indossare ballerine e cardigan color cipria ascoltare le loro canzoni, quindi non vedo perché non dovreste farlo voi;

- sono gli stessi dei due dischi precedenti, quelli di "senza di te/ho perso un po' d'ilarità" e quelli di ci mancherà, e in questa era in cui tutti si sentono in dovere a un certo punto di cambiare completamente rotta, per paura che qualcuno poi possa dire loro "ah ma siete sempre uguali", loro sono sempre uguali perché se si è bravi e a proprio agio nell'essere così non c'è motivo di modificare neanche una virgola del proprio percorso;

- a un certo punto anche basta con la voce e chitarra e le storie d'amore 2.0;

- perché prima o poi nella vita vi acacdrà qualcosa che vi farà incazzare, e allora non ci sarà più posto per i Mumfond and Sons, vorrete qualcosa che vi faccia sputare fuori un po' di veleno, che rappresenti quello che provate in quel momento e RAUDO, forse ancora più di Legna, più di tutto, è il disco adatto.

"Oggi mi sento piuttosto bene, uo uo uo", ed è solo perché è uscito RAUDO.

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